Attentato a Vienna: la testimonianza di Alessandro Zerbi, architetto comasco nella capitale da 3 anni

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Una notte di terrore e di sgomento quella che è appena trascorsa a Vienna. Si contano almeno 4 vittime e alcuni feriti in seguito all’attacco terroristico di lunedì sera. Tre sospetti ancora in fuga e un attentatore rimasto ucciso durante il blitz per quello che viene considerato un attentato di matrice islamica che ancora una volta ha voluto colpire al cuore l’Europa.

Un attacco multiplo coordinato compiuto in diversi punti del centro della città proprio nell’ultima sera prima del lockdown che in Austria scatta a partire da oggi. Gli spari sono iniziati vicino alla Sinagoga quando le vie del centro erano piene di persone che si stavano godendo l’ultima serata in libertà in vista delle ulteriori restrizioni per placare la curva dei contagi.

Ieri sera a Naschmarkt poco prima degli attentati

Questa mattina il ministro dell’Interno austriaco, Karl Nehammer, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare quanto accaduto durante la notte di terrore.

Ieri sera quando è iniziata la prima sparatoria si trovava in centro città anche Alessandro Zerbi, architetto comasco che vive e lavora nella capitale austriaca da qualche anno.

Ieri sera ti trovavi nel centro di Vienna quando era in corso l’attentato. Come hai appreso la notizia? Cos’è successo negli istanti successivi?

Ho ricevuto un paio di messaggi da alcuni amici che mi avvertivano di non stare in giro perché c’era in corso un attentato nella zona di Schwedenplatz. In quel momento mi trovavo nella zona di Karlsplatz, a due fermate di metropolitana di distanza. Per strada si vedevano varie macchine della polizia e ambulanze. I bar erano molto più affollati del solito probabilmente anche a causa del fatto che fosse l’ultima sera prima del lockdown. Dove mi trovavo io la situazione sembrava sotto controllo, suppongo che molti non fossero ancora a conoscenza di cosa stesse succedendo in altre zone della città. Poco dopo appresa la notizia mi sono diretto verso casa.

Che aria si respira oggi a Vienna? C’è molta preoccupazione? Dovete rimanere nelle vostre case?

Molto stupore e anche un po’ di preoccupazione. Vienna è una città molto sicura e tranquilla, nessuno si sarebbe mai aspettato una cosa del genere.
Ieri notte è stato consigliato di rimanere a casa ed uscire solo per motivi urgenti o professionali.
Agli studenti è stato consigliato di non recarsi a scuola.
In giro sembra che oggi ci siano davvero poche persone.

Anche Vienna da oggi è in lockdown, come cambieranno le tue giornate?

Fino ad ora la sensazione è stata che a Vienna le limitazioni non fossero molte. Con il lockdown saranno sicuramente ridotte al minimo le interazioni sociali e si dovrà rinunciare a molte forme di svago nel tempo libero (musei, ristoranti, centri sportivi…). Gli eventi culturali verranno generalmente cancellati o rimandati.

 

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