Il centro diurno il Sorriso di Cernobbio ha chiuso a fine Febbraio a causa dell’emergenza coronavirus. Il centro accoglie durante la giornata una ventina di ragazzi disabili con disabilità fisiche e psicologiche che in questo momento sono a casa con le loro famiglie.
La direttrice, Cristina Russo, ha chiuso la struttura per evitare il pericolo dei contagi non richiedendo il pagamento delle rette ai genitori. Ora i ragazzi, le famiglie e gli educatori che lavorano nel centro sono in attesa di capire quando potranno ripartire in piccoli gruppi.
Abbiamo ascoltato l’appello del dottor Pizzala, consigliere dell’associazione, e papà di Roberto, uno dei ragazzi che frequenta il centro diurno. “Per noi genitori è un momento particolarmente difficile perché dobbiamo tenere i nostri figli a casa senza la possibilità di farli socializzare nel centro – spiega Pizzala – non abbiamo ancora avuto indicazione dalla Regione sulla riapertura e vorremmo attrezzarci per tempo per poter riaprire in tutta sicurezza per proteggere i nostri ragazzi e le persone che lavorano al Sorriso”.
Prima di riaprire Il Sorriso ha la necessità di reperire tutto il necessario per poter garantire la sicurezza dei ragazzi e delle persone che lavorano a stretto contatto con loro.
Servono disinfettanti, mascherine e guanti monouso. Per chi volesse dare il proprio contributo e aiutare l’associazione è pregato di rivolgersi al centro chiamando al numero 031 341081 oppure mandando una mail a [email protected]