Globalizzazione e religioni:40 studenti dal Mediterraneo a Como per la winter school

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Globalizzazione e religioni: winter school all’Insubria per quaranta studenti del Mediterraneo

Como, 7 novembre 2019 – Quaranta studenti di diversi Paesi delle due sponde del Mediterraneo – Italia, Tunisia, Marocco, Egitto, Algeria, Niger e Libano – si incontrano all’Università dell’Insubria per una winter school intitolata «Globalization and religions in multicultural cities», ovvero «Globalizzazione e religioni nelle città multiculturali», in programma dall’11 al 15 novembre nel Chiostro di Sant’Abbondio, a Como, sede del Dipartimento di Diritto, economia e culture. L’iniziativa è proposta nell’ambito del progetto Primed che, finanziato dal Ministero dell’Università, si occupa di prevenzione e interazione dell’area trans-mediterranea.

Spiega Alessandro Ferrari, docente di Diritto all’Insubria: «La winter school costituirà un momento di scambio fondamentale per studenti e docenti provenienti da aree culturali, politiche e religiose assai differenti, che avranno modo di dialogare in una realtà locale confrontata con le sfide della globalizzazione, ma anche di esaminare esperienze di integrazione della città di Milano. Il tutto grazie all’attivo supporto dell’associazionismo comasco, in particolare dell’associazione Interfedi e della Parrocchia di Rebbio».

In cattedra docenti qualificati dal profilo internazionale, che faranno lezione in inglese: Alessandro Ferrari, Giorgio Grasso e Valeria Ferraro dell’Insubria; Roberta Ricucci dell’Università di Torino; Antonio Angelucci dell’Università del Piemonte Orientale; Maria Chiara Giorda dell’Università di Roma Tre; Mohammed Mouaquit dell’Université Hassan II di Casablanca; Antoine Messarra del consiglio costituzionale libanese dell’Università Saint-Joseph. Ma sono attesi anche esperti che quotidianamente si confrontano con le tematiche della diversità, come il prefetto Giovanna Maria Iurato, responsabile della direzione centrale degli Affari di Culto.

La giornata del 14 novembre sarà in trasferta a Milano, dove è in programma anche un ethno-walk con Migrantour. Il convegno finale, il 15 novembre di nuovo in Sant’Abbondio a Como, è aperto al pubblico e prevede due workshop di chiusura per parlare di «come le città – spiega Ferrari -, secondo il modello antico dove la campagna era il pagus, luogo del paganesimo, sono divenute il nuovo spazio per una religiosità trasformata e vissuta anche come benessere spirituale individuale».

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