Unicef di Como insieme all’Ateneo cittadino: 30 anni della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia in un corso

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Insubria e Unicef insieme per un corso sui trent’anni della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia

Como, Nel 1989 la Convenzione Onu provava a immaginare un mondo a misura di bambino: i diritti enunciati allora e il loro riconoscimento e recepimento, alla luce dei cambiamenti sociali e nei diversi sistemi nazionali, sono gli argomenti di «Trent’anni di storia dei diritti dell’infanzia: dal formale riconoscimento alla pratica applicazione», Corso universitario multidisciplinare di educazione allo sviluppo (Cumes) giunto alla quinta edizione. Lo organizza il Comitato provinciale per l’Unicef di Como in collaborazione con l’ateneo, in particolare con il Dipartimento di Diritto, economia e culture, con i centri di ricerca Cesgrem e Dirmis e con il progetto «Giornata del giurista» promosso dalla Commissione Orientamento.

Sono in programma sei lezioni, dal 30 ottobre al 5 dicembre, nell’aula magna del Chiostro di Sant’Abbondio dalle 15.30 alle 18. Nel primo incontro intervengono la presidente del comitato Unicef di Como Manuela Bovolenta, la coordinatrice del comitato scientifico dell’Insubria Gilda Ripamonti e le relatrici Fiammetta Casali, presidente del Comitato regionale Lombardia Unicef, e Elisabetta Lamarque, professore associato dell’Università di Milano-Bicocca in comando alla Corte Costituzionale.

Spiega Gilda Ripamonti: «Il corso intende innanzitutto ribadire la modernità del testo della Convenzione Onu, che per prima ha introdotto l’allora dirompente concetto di best interest of the child, parametro di riferimento ormai irrinunciabile in caso di conflitti che coinvolgano un minore. Esso intende inoltre vagliare le direttrici di inveramento negli ordinamenti giuridici e nelle realtà nazionali dei diritti che nella convenzione vengono affermati, tenendo conto di nuove realtà che sono nel frattempo emerse. La lente si focalizzerà allora sul diritto a essere informati in un orizzonte digitalizzato e sull’urgenza di adattare al soggetto minore, attraverso l’ascolto, le dinamiche processuali o stragiudiziali che lo coinvolgono. Il tema dell’educazione sarà declinato tenendo conto di emergenze attuali, tradizioni religiose, tutela della parità di genere e rispetto dell’ambiente».

Tra i relatori ci sono i professori dell’Università dell’Insubria Giorgio Grasso, Chiara Perini, Alessandro Ferrari, Valentina Jacometti e Barbara Pozzo; il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia Alessandro GalimbertiGiovanni Ghibaudi, coordinatore dell’ufficio di Mediazione minorile di Torino; Chiara Ricci e Rosella Morelli di Unicef Italia. Sono previsti interventi anche di Unicef internazionale e le testimonianze esterne del pediatra Gaetano Mariani, di Giacomo Franceschini di Intersos, di Chiara Bedetti e di un portavoce di We World.

Il corso ha un costo di 20 euro da versare a Unicef e accetta sino a 100 partecipanti; iscrizioni online sul sito di Unicef.

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