La Federalberghi, Federazione della Associazioni Italiane Alberghi e Turismo, organizzazione nazionale maggiormente rappresentativa delle imprese turistico ricettive italiane, desidera rappresentare la situazione di grave difficoltà in cui si dibattono le imprese ed i lavoratori del settore. Il turismo è un motore indispensabile per l’economia italiana e contribuisce in maniera significativa alla produzione di reddito e posti di lavoro. Le imprese turistiche generano ogni anno un valore aggiunto di 93 miliardi di euro, pari al 6% del PIL italiano1.
Si può stimare che il 2020 si sia chiuso con una perdita di 236 milioni di presenze, con un calo di oltre il 54% rispetto all’anno precedente8, con punte che in alcune località hanno superato l’80%.
Purtroppo, il 2021 si è aperto all’insegna di un ulteriore peggioramento, anche a causa del perdurare del blocco dei flussi internazionali, del divieto di spostarsi da una regione all’altra e delle limitazioni alle attività ed ai servizi che caratterizzano i viaggi, per vacanza e per lavoro (comprensori sciistici ed impianti di risalita, terme e benessere, ristorazione, attività sportive amatoriali, musei, convegni, riunioni, fiere, spettacoli, eventi, spettacoli, musei, etc.). Gli alberghi – pur potendo in teoria rimanere aperti – sono stati e sono ancora costretti
alla chiusura perché vuoti.
Federalberghi si trova quindi a chiedere che, al fine di aiutare le imprese del turismo a sopravvivere in attesa del ritorno alla normalità, salvaguardare i posti di lavoro ed evitare che l’Italia si ritrovi svantaggiata al termine della pandemia, vengano adottate misure tempestive tra cui proroghe per i pagamenti, le casse integrazioni e soccorsi ai lavoratori del settore