Percorso di Brunate e le ville della bella Epoque di Como

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Brunate visse una stagione d’oro e vide la nascita della villeggiatura col sorgere di sontuose ville in stile eclettico e Liberty, che la ricca borghesia della rivoluzione industriale in cerca di affermazione volle realizzare, per dominare i panorami mozzafiato sulla città.

Oggi le ville hanno cambiato proprietari, ma mantengono intatto il loro fascino e testimoniano quel periodo di grande fermento innovativo che svanì con lo scoppio della prima guerra mondiale. Con la funicolare si arriva a Brunate, a 750 m. di altezza.
Uscendo dalla vettura scendere i gradini, oltrepassare il tornello e raggiungere il punto panoramico su Como indicato, ammirare il panorama della città dall’alto ai piedi dell’ex Grand Hotel Brunate (1893), oggi appartamenti privati. Ritornare ora sui propri passi fino alla Via Roma, imboccarla e ammirare le ville dall’alto. Poco più avanti appare il profilo di Villa Cantaluppi Giuliani (1910) dal ricco e raffinato apparato ornamentale in stile Liberty. Imboccando la Via Nidrino, Villa Valesi Viganoni (1903) è la prima a sinistra, segue Villa Crespi Bianchi (1901), con i caratteristici bow-window, lo Chalet Sonzogno, prefabbricato, 3° premio di un concorso indetto nel 1904 dal giornale Il Secolo per i propri lettori.
Ritornare ora sulla Via Roma, a sinistra Villa Spasciani Nascimbene Proserpio (1909), caratterizzata da un’estrema solidità, Villa Duca Rosasco Veronelli (1906), con torretta ottagonale e dalle leggiadre cornici delle finestre in cemento stampato, Villa Rizzoli Orlandi Trenti, riccamente decorata, Villa Cantoni (1919), con decorazioni in cemento dalle mille fogge, Villa Manfredini Israel Pozzi-Della Porta (1914) progettata dall’architetto Achille Manfredini, dal sapore montano, Villa Ghezzi Antonelli, in stile neorinascimentale, con caratteristiche colonnine binate e gran profusione di ferri battuti, Villa Rebuschini Ancona-Capé (1911), su disegno dell’architetto Federico Frigerio, in splendida posizione panoramica, circondata da uno dei giardini più vasti di Brunate.

Tornando indietro e dirigendosi verso la chiesa ecco a sinistra Villa Biraghi Baldi Scolari (1902) dall’originale arco di legno in facciata, Villa Pierreard Marinoni Schmidlin (1919), con notevole slancio verticale, che si ispira alle architetture d’oltralpe, e Villa Calderini Aliverti Calmes Maddalena (1921), di dimensioni decisamente esuberanti in stile assiro-babilonese. Superata la bella chiesa di S. Andrea dalle due facciate, costeggiare l’Albergo Bellavista (1896), in stile chalet di montagna, e raggiungere il Piazzale della funicolare per ammirare l’incredibile mole del Grand Hotel Milano (1911), progettato dall’architetto Manfredini in un discreto stile Liberty, con decorazioni interne ed esterne assai raffinate, per soddisfare una clientela particolarmente esigente, che a Brunate veniva a trascorrere le proprie vacanze.

Durata: 1 ora 30/2 ore