Finalmente è tempo di vacanze! Non vediamo l’ora di staccare dalle fatiche e dal lavoro quotidiano e riprenderci dallo stress. Ma cos’è esattamente quest’ultimo? È sempre negativo?
Lo stress, definito da Hans Selye (1936), è una condizione adattiva del nostro organismo ad uno stimolo e pertanto è una risposta funzionale. Quando siamo sottoposti alle stimolazioni esterne (lavoro, problemi familiari, relazionali, ecc) che mettono a dura prova il nostro organismo, minacciandone l’equilibrio interno, in noi si attiva un insieme di reazioni (a livello fisico, psichico e cognitivo) volte a ripristinare tale equilibrio e l’adattamento con l’ambiente.
Esiste pertanto lo “stress positivo” (eustress), utile allo sviluppo delle competenze individuali per reagire al meglio ad un evento considerato positivo (es. promozione lavorativa, matrimonio); mentre lo “stress negativo” (distress) è il risultato di un carico eccessivo di stimolazioni stressanti per la persona a cui non si riesce a far fronte, perché le richieste superano le risorse, danneggiandola (es. malattia, lutto, ecc).
Ognuno di noi manifesta lo stress in modo diverso poiché ognuno percepisce e valuta lo stesso evento in modo diverso (concetto di “stress psicologico” introdotto da Lazarus e Folkman nel 1984).
La portata stressogena, dunque, è determinata dalla componente soggettiva (la valutazione personale), da una componente oggettiva (natura e durata dell’evento) e dalle strategie per fronteggiarlo o meno.
Se ben gestito lo stress ci permette di adattarci e vivere al meglio. Ma come accorgercene e fronteggiarlo?
Innanzitutto stare attenti ai primi sintomi che si possono manifestare a livello fisico (mal di testa, dolori muscolari, ecc), psichico (ansia, insonnia, ecc), cognitivo (difficoltà di concentrazione, memoria, ecc) e attraverso le somatizzazioni (colon irritabile, cefalee, ecc), poiché viene stimolato l’asse ipofisi-surrene aumentando la produzioni di ormoni dello stress (cortisolo).
E’ fondamentale, inoltre, cercare di non oltrepassare il “livello soglia” e apprendere modalità per gestire o ridurre lo stress, rivolgendosi al professionista psicologo.
Egli ci aiuterà, attraverso incontri e percorsi di supporto, ad imparare a conoscere i propri limiti, ma anche le proprie risorse per affrontarlo, sviluppare strategie di adattamento (coping) e imparare tecniche di rilassamento per gestire i sintomi.
E’ importante, pertanto, prendersi cura di se stessi sia rigenerandosi con le vacanze ma anche proseguendo, in tal senso, in modo preventivo per il proprio benessere.
A cura di Annanisia Centra, Psicologa
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