L’AMBIVALENZA DELLA MAGIA DEL NATALE

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Il periodo Natalizio è iniziato! Addobbi nei negozi, lucine ovunque, ghirlande, palline, colori e suoni ci trasportano quotidianamente nell’atmosfera natalizia.
Ma siamo tutti felici ed eccitati? In questa ricorrenza sono diversi i vissuti che possiamo provare.
Da un lato gioia e felicità, nell’addobbare alberi e case, assieme alla propria famiglia o ai propri amici, ci dona la sensazione di tornare bambini e rivivere i bei momenti passati a scartare regali sotto l’albero, mangiare tutti assieme, ridere, scherzare; raccontarsi, circondati intorno al calore del camino, o vedere film e cartoon di Natale in tv. Tutto questo rafforza il sentimento di maggiore eccitazione ed entusiasmo dell’infanzia, il risveglio del bambino che è in noi (come sostenuto anche da ricerche e dallo psicoanalista Steve McKeown), oltre che unione e coesione. Tali emozioni favoriscono la tendenza ad essere più solidali e caritatevoli e la costruzione e lo sviluppo della rete sociale: partecipare ad eventi e cene, condividere il momento degli addobbi, ecc.
Dall’altra parte, oltre a tali sensazioni che contribuiscono al benessere, questo è anche il momento in cui si possono vivere sentimenti di nostalgia, tristezza, nel ricordo del tempo ormai passato, ad esempio perché è venuta a mancare una persona per noi significativa o perché, per qualsiasi motivo, siamo consapevoli di non poter trascorrere il Natale a casa, con i propri cari. In realtà anche tale sentimento di nostalgia è funzionale perché “aiuta a collegare le persone al loro passato e aiuta le persone a capire la loro identità” (Amy Morin).
Ugualmente la corsa ai regali, se da una parte è un momento di piacevole generosità, dall’altra, per alcuni, è vissuto come uno stress e un rispettare una tradizione più dovuta che sentita; da una parte il desiderio di stare tutti insieme autenticamente, dall’altra l’essere costretti a frequentare persone (che non si ha il piacere di incontrare), in onore della festa tanto attesa.
Il Natale sembra, dunque, essere un periodo caratterizzato da vissuti estremamente ambivalenti: gioia e tristezza, desiderio e disinteresse, sensazione di tranquillità e stress; ciò perché è strettamente connesso alla natura più profonda dell’essere umano che si muove sempre sul gioco degli opposti: paura e desiderio, amore e odio, felicità e tristezza, in una continua sensazione di ambivalenza.
Il segreto sembra essere quello di cercare di trovare un equilibrio tra queste emozioni e sviluppare le capacità di adattamento che permettono alla persona di sentirsi al posto giusto, fiduciosa e appagata, anche in occasioni non ideali. Il Natale, in questo senso, rappresenta un’occasione di confronto, scoperta e nutrimento (non solo in termini concreti ma anche metaforici)!

A cura di Dott.ssa Annanisia Centra – Psicologa

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