AUTO CHE PASSIONE! Interazione fra grafica e design

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Dal 7 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019, il m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera) celebra la centenaria storia dell’automobile con una mostra che documenta l’evoluzione dello stile, così come si è sviluppato in quel territorio in cui grafica e design s’intrecciano, all’interno delle varie fasi storiche fino a raggiungere la contemporaneità.

La rassegna, dal titolo AUTO CHE PASSIONE! Interazione fra grafica e design, è curata da Marco Turinetto, del Politecnico di Torino, e da Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo, e s’inserisce all’interno del filone d’indagine del museo svizzero che, per la stagione 2018-2019 si declina in Sinestesia.

L’esposizione muove i suoi passi dagli inizi del Novecento quando una serie di scoperte e innovazioni tecnologiche hanno rivoluzionato il modo di vivere di tutto il secolo. Ma è grazie all’intervento della grafica e del design che il ruolo delle carrozzerie delle automobili viene elevato da un livello funzionale a quello estetico.

Ecco allora che le più importanti case automobilistiche affidano l’immagine della loro azienda e quella della comunicazione pubblicitaria ad artisti quali Jules Chéret, Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicoviz, Carlo Biscaretti di Ruffia, Achille Mauzan, Plinio Codognato, Marcello Nizzoli, Max Huber, André Martin, Pierluigi Cerri, che contribuirono a costruire quella ‘cultura dell’automobile’ che ancora è presente ai nostri giorni; contemporaneamente, nascono quelle figure di designer industriale quali Pininfarina, Giugiaro, Zagato e Sbarro che, attraverso le loro creazioni, segnarono lo spirito di un’epoca.

Al m.a.x. museo, tutto questo sarà documentato da oltre trecento pezzi fra manifesti cromolitografici a grande formato grafiche pubblicitarie, disegni, cartoline, oggetti di design, mentre la sezione allestita nell’attiguo Spazio Officina, presenta – dal 7 ottobre al 9 dicembre 2018 – dodici tra le più iconiche auto d’epoca, come la Prinetti & Stucchi del 1899, la Iso Rivolta Vision del 2017, la Bugatti T 35 del 1925, la Pagani Huayra Coupé del 2016, l’Alfa Romeo SS Villa d’Este del 1952, la De Tomaso Pantera GTS del 1974, la Lancia Astura del 1933, la Lamborghini 400 GT del 1966, la Ferrari 275 GTB del 1965 l’Alfa Romeo V6 Vittoria del 1995 e il prototipo in legno “Voiture Maximum” del 1928, nato da un disegno di Le Corbusier.

Lo Spazio Officina ospiterà, dal 12 ottobre, un simulatore professionale, utilizzato dai piloti per allenarsi alla guida delle monoposto da corsa.

Il percorso espositivo, introdotto all’esterno del m.a.x. museo da un “bosco di manifesti” composti da 32 pannelli, omaggio di Andrea Zagato al concetto di car graphic design, si snoda in 4 sezioni; la prima affronta gli esordi del manifesto dell’automobile riferito alla prima fase storica dell’automobile nel passaggio dalla struttura a scheletro fino al modello di “carrozza” metallica in cui il mito dell’automobile è associato alla mascolinità; quindi si analizza il passaggio della creazione della “scocca” in epoca Liberty in cui la foggia e la veste prendono una linea e l’automobile viene associata al femminile e al binomio “donne-motori”.

La terza sezione racconta il passaggio verso il torpedone e le linee morbide dell’Art Deco; la mostra si chiude idealmente nel dopoguerra, con l’esplosione della produzione in serie a monoscocca, con la ricercatezza di alcuni modelli nel periodo della “dolce-vita” fino ad arrivare alla ricerca grafica della corporate image dei vari brand.

Come per tutte le mostre del m.a.x. museo, nella sala video sarà proiettato un filmato dedicato all’esposizione a cura di 3D Ultrafragola – Sky Arte con interviste ai curatori e a Mariella Mengozzi, direttore del MAUTO di Torino. Il servizio sarà trasmesso anche sulla piattaforma on-line www.ultrafragola.tv, e su Sky Arte.

Per tutta la durata della rassegna, è in programma una serie di laboratori didattici per bambini e adulti, tenuti da mediatrici culturali. Per Auto che passione! Sinestesia fra grafica e design vengono proposti tre temi: Rosso… Ferrari!; Bolidi fiammanti; Car design.

Tra le iniziative collaterali si segnala il concorso che porterà tutti i visitatori a segnalare il loro manifesto preferito fra quelli esposti in mostra. Il giorno del finissage verrà estratta a sorte una tessera omaggio (Carta Plus Guest) dell’associazione amici del m.a.x. museo, che dà diritto, per un anno, all’ingresso gratuito a tutte le mostre per due persone e a varie altre facilitazioni.

Accompagna la mostra un catalogo (Éditions d’Art Albert Skira, Ginevra, 2018 – bilingue italiano/inglese), con i contributi di Maria Canella, Marta Mazza, Mario Piazza, Nicoletta Ossanna Cavadini, Paola Masetta e Ilaria Pani, Marco Turinetto, Uberto Pietra.

L’esposizione, promossa in collaborazione con il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, la Raccolta Bertarelli del Castello Sforzesco di Milano e la Collezione Salce di Treviso, e importanti collezioni private fra cui quella di Alessandro Bellenda Galleria L’Image di Alassio e Salvatore Galati, col patrocinio del Consolato Generale d’Italia di Lugano, è resa possibile grazie al Dicastero Educazione e Attività culturali del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino-Fondo Swisslos, di AGE SA e di aamm-associazione amici del m.a.x. museo, sponsor tecnici Securitas, Helvetia, Samsung.

La mostra avrà una seconda tappa, dal 29 marzo al 30 giugno 2019, al MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. In quell’occasione, i documenti di grafica saranno affiancati da numerose autovetture conservate nella collezione e nei depositi e presentate per la prima volta al pubblico.

Al Cinema Teatro di Chiasso, sabato 10 novembre 2018, alle ore 20.30, nell’àmbito del Progetto integrato fra m.a.x. museo e Cinema Teatro di Chiasso, si terrà lo spettacolo Nel segno del toro. La vita, il mito, la storia di Ferruccio Lamborghini di e con Lorenzo Guandalini, con la partecipazione di Chiara Bolognesi e Sara Devecchi.

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